Domenico Fiasella
Sarzana (La Spezia) 1589 – Genova 1669 

Giacomo Legi
Liegi? 1600 circa – Milano 1640 circa

 


Mercato con la buona ventura
Olio su tela, 223 x 324 cm

Il soggetto di questa tela evoca immediatamente Caravaggio: è lui ad avere affrontato più volte il tema della zingara che, leggendo la mano a un malcapitato, gli sottrae l’anello dal dito. Fiasella qui ripropone l’episodio dopo averlo probabilmente visto a Roma, dove rimane diversi anni e dove conosce il Merisi stesso.
La scena in sé costituisce uno spunto e si arricchisce di altri personaggi, come il bambino che ci invita a tacere sull’accaduto e la venditrice che redarguisce il marito per essersi lasciato abbindolare, ma è soprattutto la variegata cacciagione a essere la vera protagonista del dipinto.